Quando sul bus che porta il Barcellona al piccolo stadio del Numancia si spandono quelle prime quattro battute di soli
Categoria: Continuatori
Ernesto Valverde. Il calcio e il suo sguardo
Non è importante tanto correre e correre, quanto guardare e giocare a calcio. Johan Cruijff Ci sono aspetti del pensiero
Le vacanze di Sacchi. Amburgo, l’estate e un maestro viennese
Un qualunque impiegato di un calzaturificio romagnolo avrebbe usato le sue due settimane di ferie dell’estate 1983 per smaltire in
Un allievo, molti maestri. Le lezioni di Thomas Tuchel
Ha scritto bene il quotidiano Die Zeit: adesso dovranno trovarlo, uno migliore di lui. Sottinteso, ma neanche poi troppo: ammesso
«¡No te compliques, Michael!» Laudrup fra illusione e ispirazione
Sembrava tutto così maledettamente semplice, con Michael Laudrup, che perfino un ragazzino si sarebbe accorto di una lieve stonatura. Ecco,
Txiki taka. Begiristain, un rischio dopo l’altro
Non fosse stato per il suo sprezzo del pericolo, forse a Barcellona avrebbero vinto ugualmente, ma non si sarebbero divertiti.
Richard Witschge. Della stessa sostanza dei sogni
Arrogante, non così bravo come pensava di essere e soprattutto incapace di tenere la bocca chiusa. Ma anche visionario, leggero
Salvate il soldato Bryan
Nel calcio olandese c’è un confine molto sottile fra creatività e anarchia, e il problema di Bryan Roy è che
Ti strapperò quel cuore di pietra. La conversione di Lopetegui
Non voleva fare il calciatore, nemmeno l’allenatore, meno che mai il ct della nazionale. Julen Lopetegui voleva solo sollevare pietre.