Se non ci fosse stato lui, forse l’Ajax non sarebbe diventato il grande Ajax, l’Olanda non sarebbe diventata l’Arancia Meccanica
Categoria: Protagonisti
La sedia del presidente. Per Jaap van Praag
Nel numero di Ajax-Nieuws che esce a novembre del 1945, fra le notizie sull’attività della squadra, compare questa nota: “grazie
Günter Netzer. Giochiamo che tu eri Cruijff
Schierarlo fra i titolari nell’ultima partitella sapendo che non avrebbe avuto alcuna speranza di giocare davvero poteva sembrare crudele, ma
Jan Jongbloed. A mani nude nel parco
Fra i campioni del mondo senza coppa che l’8 luglio 1974 vanno a bagnarsi nella folla che li aspetta ad
14 dicembre 1966. This is Ajax, Anfield
«…e comunque al ritorno gliene faremo 7». Così parlava un nervosissimo Bill Shankly, ansioso di lasciare Amsterdam in una notte
7 dicembre 1966. Il grande Ajax nasce nella nebbia
Per la letteratura è l’atto di nascita del calcio totale, per gli storici olandesi è de mistwedstrijd, che quelli inglesi
Piet Keizer. La testa più dura
Dicevano fosse un ragazzo difficile, Piet Keizer, ma forse l’unica cosa difficile era rendersi conto di che giocatore sarebbe diventato
8 novembre 1964. L’ultima volta del mondo di prima
L’esordio con gol giù al Nord, quello se lo ricordano tutti. Il 15 novembre 1964 Johan Cruijff gioca la prima
Sorry, Johan. Frammenti da un addio sbagliato
Adesso che sono passati 38 anni, è fin troppo facile dirlo: il 7 novembre 1978 ad Amsterdam non si è
Rob Rensenbrink. Il calligrafo
Talmente bello da non riuscire a trattenere le lacrime guardandolo. Non è un modo dire: «Stava solo calciando un pallone,